
n.d.r.
Prima di tuffarvi in questa lettura vi consiglio di far partire la canzone che trovate qui di fianco...
C’è anche un po’ di orgoglio in questo finale di campionato zeppo di chiacchieroni e di sbruffoni. Il merito è tutto della mitica Ambrosiana, forse davvero fuori dalla sua bellezza originaria, ma sempre grande, fedele a se stessa, trascinata da quello spirito in più che fa la vera differenza di una squadra di indubbio valore. Troverà adesso, nell'ultima giornata, l'Asd Cas.va, non l’avversario più scomodo (quello, per tante ragioni, resta il Valle Olona), ma quasi certamente l’avversario più forte. Però questa Ambrosiana che ha lasciato qualche volta campo e risultato agli avversari, quando conta, è una squadra diversa, più concreta, umile, lineare, completa, pronta. O forse sono solo gli stimoli che son diversi, quell’atmosfera a cui non si fa l’abitudine e seleziona da sola i giocatori. Non basta essere ottimi calciatori per essere "grandi". Bisogna avere dentro un muro di gomma che ti rimanda sempre avanti anche quando sembra arrivino soltanto schiaffi. E in fondo alla resistenza arriva il risultato.
Questo è mancato decisamente al Valle Olona, in questa partita, questo ha avuto in abbondanza l'Ambrosiana di questa mattina. È stata classe, stile, abitudine a se stessi e a queste atmosfere. Il Valle Olona ha faticato a trovare la via del gol, a parte i primi dieci minuti. È stato intimidito dal compito già dopo il parziale 2-0 a loro favore. Hanno capito Bull, IronBeppe e gli altri che avrebbero dovuto fare la partita e non ne avevano le qualità, la personalità. Sarebbe servita lo stessa prestazione dell'andata, ma, alcune volte, capita di giocare anche contro 7 leoni in campo, pronti a sbranarti. Così gli ospiti hanno subito due gol su due calci piazzati e un gran gol di Mino di tacco alla vecchia maniera di Bettega, ricordate? Non gli è bastato eseguire quello che loro stessi chiamano lo schema "PAB" (ovvero, Palla A Beltrami, uno dei più bravi attaccanti in circolazione) poichè lo stesso attaccante ha avuto grosse difficoltà nel concludere a rete grazie alla morsa del buon vecchio capitano Jumbo e alle strepitose parate Caronni in formato Buffon.
Il Valle Olona non ha avuto né idee né forza, è rimasto annichilito in mezzo al palleggio casalingo. È davvero straordinario come questa grande corazzata riesca a usare i limiti degli avversari per nascondere i propri. Una grande avventura la sua in questa stagione, cominciata bene, continuata non benissimo e poi via via rimessa in piedi con un talento assiduo di artigiano, fino a rasentare di nuovo l’arte.
Chi dirà ancora qualcosa all'Ambrosiana? Ma soprattutto, colui che continuava a parlare a vanvera perchè non si è presentato? Mi dispiace caro "No Name" (tra l'altro oggi abbiamo scoperto anche il tuo vero nome ... poi ce lo spiegherai!?) hai fatto proprio la figura del coniglio, del vigliacco e non vorrei continuare, altrimenti mi verrebbero da scrivere troppe cattiverie nei tuoi confronti.
Questa è in fondo la lezione. La continuità che serve per stare ai vertici del campionato, punto più o punto meno, non è quella dell’arroganza della sua forza e delle differenze evidenti. Serve la fredda Ambrosiana, quella sua ragnatela silenziosa che porta la trappola addosso alla preda. Serve sapere le cose che accadranno. Forse, in una parola, serve la «scienza» dei momenti importanti. E in questo campionato questa scienza è ancora soltanto dell'Ambrosiana.
Questo è mancato decisamente al Valle Olona, in questa partita, questo ha avuto in abbondanza l'Ambrosiana di questa mattina. È stata classe, stile, abitudine a se stessi e a queste atmosfere. Il Valle Olona ha faticato a trovare la via del gol, a parte i primi dieci minuti. È stato intimidito dal compito già dopo il parziale 2-0 a loro favore. Hanno capito Bull, IronBeppe e gli altri che avrebbero dovuto fare la partita e non ne avevano le qualità, la personalità. Sarebbe servita lo stessa prestazione dell'andata, ma, alcune volte, capita di giocare anche contro 7 leoni in campo, pronti a sbranarti. Così gli ospiti hanno subito due gol su due calci piazzati e un gran gol di Mino di tacco alla vecchia maniera di Bettega, ricordate? Non gli è bastato eseguire quello che loro stessi chiamano lo schema "PAB" (ovvero, Palla A Beltrami, uno dei più bravi attaccanti in circolazione) poichè lo stesso attaccante ha avuto grosse difficoltà nel concludere a rete grazie alla morsa del buon vecchio capitano Jumbo e alle strepitose parate Caronni in formato Buffon.
Il Valle Olona non ha avuto né idee né forza, è rimasto annichilito in mezzo al palleggio casalingo. È davvero straordinario come questa grande corazzata riesca a usare i limiti degli avversari per nascondere i propri. Una grande avventura la sua in questa stagione, cominciata bene, continuata non benissimo e poi via via rimessa in piedi con un talento assiduo di artigiano, fino a rasentare di nuovo l’arte.
Chi dirà ancora qualcosa all'Ambrosiana? Ma soprattutto, colui che continuava a parlare a vanvera perchè non si è presentato? Mi dispiace caro "No Name" (tra l'altro oggi abbiamo scoperto anche il tuo vero nome ... poi ce lo spiegherai!?) hai fatto proprio la figura del coniglio, del vigliacco e non vorrei continuare, altrimenti mi verrebbero da scrivere troppe cattiverie nei tuoi confronti.
Questa è in fondo la lezione. La continuità che serve per stare ai vertici del campionato, punto più o punto meno, non è quella dell’arroganza della sua forza e delle differenze evidenti. Serve la fredda Ambrosiana, quella sua ragnatela silenziosa che porta la trappola addosso alla preda. Serve sapere le cose che accadranno. Forse, in una parola, serve la «scienza» dei momenti importanti. E in questo campionato questa scienza è ancora soltanto dell'Ambrosiana.
2 commenti:
PAROLE SANTE
Pete, mi vengono i brividi a leggere qs post, non posso che condividere.
Come ho già scritto domenica grandi emozioni, tanto nervosismo iniziale, e poi cuore gambe palle grinta, un pò di tattica, qualcosa di tecnica.
Grande Caronni il Perfido che con le sue parate ci ha permesso di vincere, ottima la difesa(Amico Francisco, Il capitano, Il sottoscritto, e Bz), grande Ale come al solito grande giovane sacrificato, grande bobo, splendido Mino, grande i mister Gigi e tutti i tifosi.
Chiedo scusa ai miei compagni per il nervosismo iniziale, ma volevo i tre punti e basta, del resto non mi importava di nulla, perchè possiamo recuperare, perchè vinciamo l'ultima e poi vediamo, magari con un pò di fortuna, e poi sul campo dell'ambrosiana nessuno festeggia, oltre a noi.
i complimenti a Mino(4 frecce del sud) per il gol di tacco.
Posta un commento